Nasce con la legge n.3 dell’11 gennaio 2018 (Legge Lorenzin), è l’ente di rappresentanza della professione infermieristica che raccoglie al suo interno tutti gli Ordini provinciali. Dal 15 febbraio 2018, in base al principio della sussidiarietà, gli Ordini possono svolgere compiti amministrativi in luogo e per conto dello Stato.
Dal 15 febbraio 2018 nasce ufficialmente la Fnopi, Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. Da questa data si cancella anche l’uso del nome “infermieri professionali” che prendono il nome di Infermieri, inoltre si cambia anche in nome dell’ex “vigilatrici di infanzia” che verrà sostituito con Infermieri Pediatrici.
Prima della nascita della FNOPI gli infermieri sono stati rappresentati dalla Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, organo che raccoglieva al suo interno i rappresentanti provenienti dai 103 Collegi provinciali. La struttura veniva gestita da un Comitato Centrale detentore dell’Albo degli Infermieri ed era costituita da infermieri, vigilatrici d’infanzia ed assistenti sanitari.
La Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi è stata un Ente di diritto pubblico non economico sottoposto alla vigilanza diretta del Ministero della Salute ed è stato fondato con la Legge 1049/54 e regolamentato dal Dlgs 13 settembre 1946, n. 233 e successivo Dpr 5 aprile 1950, n. 221.
Con la legge n.3 del 11 gennaio 2018 i riferimenti dal decreto legislativo n. 233 del 13/09/1946, ratificati dalla legge n. 561 del 17/04/1956, vengono sostituiti dall’articolo 4 e seguenti della nuova Legge Lorenzin; avremo degli enti pubblici non economici con funzione sussidiaria allo Stato, al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale.
Di cosa si occupa la Fnopi?
La Federazione Nazionale coordina gli Ordini provinciali (a sono a oggi 103), che tra i vari compiti istituzionali hanno anche quello della tenuta degli albi dei professionisti. L’Infermiere Italiano o straniero in Italia, per esercitare la sua professione, deve essere necessariamente iscritto all’ordine territoriale competente, il professionista si dovrà iscrivere all’Ordine della sua provincia in cui risiede.
Appartenere ad un Ordine equivale a certificarlo e a garantirlo.
Chi rappresenta gli Ordini provinciali?
Gli organi dirigenziali nazionali e locali vengono eletti ogni quattro anni (Legge n. 3, 11/08/2018). Gli ordini provinciali – conferma la stessa Fnopi – sono enti di diritto pubblico non economico, istituiti e regolamentati dalla recente Legge Lorenzin, sopra indicata.
La norma affida agli Ordini due finalità:
Esterna: parliamo della tutela del cittadino-utente che ha il diritto, come recita la Costituzione italiana (art. 32:” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”), di ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato, in possesso di uno specifico titolo abilitante, senza pendenze rilevanti con la giustizia.
Interna: parliamo dell’attività vera e propria degli Infermieri; è rivolta agli infermieri iscritti all’Albo, che l’ordine è tenuto a tutelare nella loro professionalità, esercitando il potere disciplinare, contrastando l’abusivismo, vigilando sul rispetto del Codice Deontologico, esercitando il potere tariffario, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale.
Quanti sono gli Ordini OPI in Italia e come vengono gestiti
Gli Ordini Provinciali, tutti gestiti da un proprio presidente, da una giunta esecutiva e da un’assemblea dei consiglieri, sono attualmente 103. I primi si sono costituiti nel 1954 con la Legge n. 1049 del 29 ottobre 1954; tra gli ultimi nati, quelli di Fermo e di Carbonia-Iglesias.
Chi sovvenziona Ordini provinciali e Federazione Nazionale
Sono finanziati esclusivamente con i contributi degli iscritti, senza oneri per la finanza pubblica. Le quote vengono stabilite dai singoli Ordini e in piena autonomia in base alle necessità locali, a seconda delle programmazioni annuali degli eventi, come per esempio: corsi di formazione post-base, orientamento per gli studenti infermieri, orientamento per gli Infermieri Liberi Professionisti, gestione dell’informazione ordinistica interna ed esterna, consulenza legale, affitto e quant’altro serva all’amministrazione e gestione della struttura che, oltre ad essere un luogo virtuale, può diventare anche un contenitore culturale e sociale.
Ogni OPI locale versa poi una parte alla Federazione Nazionale.
Organizzazione della Federazione Nazionale Fnopi
La struttura ha un organigramma ben definito, denominato Comitato Centrale:
- presidente nazionale
- vice-presidente nazionale
- segretaria/o
- tesoriere
- commissione di albo
- undici consiglieri.
A questi organi vanno aggiunti poi:
- collegio dei revisori dei conti (Presidente, iscritto nel Registro dei Revisori legali, 3 membri, di cui 1 supplente)
- struttura organizzativa
- consiglio nazionale (composto da tutti i presidenti provinciali o loro delegati)
- coordinamenti regionali (dove esistenti).
A tutte queste strutture vanno aggiunti gli uffici con dipendenti (1 dirigente di seconda fascia, 6 unità amministrative e collaboratori esterni):
- segreterie locali
- tesoreria
- direzione (affari generali, gestione del personale, ufficio legale e ufficio protocollo)
- ufficio stampa e comunicazione.